Alla fine anche l’Agenzia per la sicurezza del trasporto aereo dell’Unione Europea (Easa) ha deciso di sospendere tutti i voli del Boeing 737-8 Max e 737-9 Max in Europa a partire dalle 19, come misura precauzionale, a seguito al disastro aereo di domenica in Etiopia. Lo si legge in una nota pubblicata sul profilo Twitter dell’Agenzia.

Nel corso della giornata si era allungata sempre più la lista dei Paesi che avevano deciso di lasciare a terra i Boeing 737 Max oppure di non consentire il sorvolo sullo spazio aereo nazionale, dopo le ipotesi che sia un difetto del software di questo modello la causa dell’incidente al vettore della Ethiopian Airlines, che il 10 marzo è costato la vita a 157 persone, di cui otto italiane, poco dopo il decollo da Addis Abeba. A far propendere per questa ipotesi, le forti analogie con un altro incidente avvenuto in Indonesia il 29 ottobre 2018. Oggi, Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Australia, Singapore, Malaysia e Oman hanno deciso di sospendere tutti i voli del Boeing 737-8 Max, in aggiunta ad Etiopia, Cina, Indonesia, Isole Cayman e Mongolia. In Sud Corea la compagnia aerea low cost Eastar Jet ha deciso di fermare i suoi due vettori. In Italia, lo stop scatterà alle 21, secondo quanto comunicato dall’Enac.

La società ha preso la decisione su base volontaria, pur non avendo riscontrato alcun problema, ma allo scopo di andare incontro a timori della clientela. E anche la compagnia Aerolineas Argentinas, contrariamente a quanto comunicato in precedenza, ha disposto un “riposo obbligato” per i suoi cinque Boeing 737-8 Max dopo che l’Associazione dei piloto di linee aeree (Apla) aveva reso noto che gli equipaggi si sarebbero rifiutati di salire a bordo di quei velivoli. Stessa cosa ha fatto la Norweigian Air Shuttle, che ha 18 apparecchi di quel tipo.

FOCUS / Le compagnie che usano i Boeing 737 Max

Intanto il costruttore Boeing – che lunedì 11 ha perso in borsa a Wall Street il 5,3% dopo aver toccato il -13% e oggi perde circa il 7% – pur ribadendo fiducia nella sicurezza dl velivolo al centro della bufera, ha affermato che procederà ad un aggiornamento del software dell’intera flotta del 737-8 Max. L’annuncio del gruppo è stato dato dopo che la Federal Aviation Administration statunitense si era detta intenzionata a chiedere entro aprile alcuni cambiamenti riguardanti l’aereo. Or, però, alcuni senatori democratici, tra cui Elizabeth Warren, candidata alle presidenziali, hanno chiesto che la Federal Aviation Administration segua l’esempio di altri Paesi e fermi temporaneamente i voli del Boeing 737 Max. Un appello condiviso da Dianne Feinstein e Richard Blumenthal,
ma anche dal collega repubblicano Mitt Romney.

In Italia L’Enac ha precisato che i Boeing 737 Max nella flotta italiana sono tre, in uso alla compagnia Air Italy e che il vettore italiano opera in piena osservanza delle prescrizioni operative emesse dal costruttore Boeing e approvate dall’ente americano Federal Aviation Administration. Ma l’Unione Nazionale Consumatori chiede la sospensione immediata, a titolo precauzionale, dei voli dei Boeing 737 Max, in attesa degli opportuni accertamenti. E anche l’Associazione nazionale piloti (Anp) ha chiesto di mettere a terra le macchine e fare i controlli necessari, per intervenire e sospendere i voli.


Credits: ©Il Sole 24 ore.com

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