Aereo Aeroflot in fiamme durante atterraggio d’emergenza a Mosca: l’hostess Tatyana Kasatkina eroina ha salvato decine di passeggeri, ma spunta retroscena choc.
Dramma in Russia, un aereo in fiamme a Mosca ha provocato la morte di 41 persone. E sotto accusa finiscono i passeggeri in fuga con i bagagli, rei di aver ritardato l’evacuazione: molti di loro infatti avrebbero preferito rischiare la propria vita o quella degli altri pur di salvare il proprio trolley. Come riporta la stampa russa, uno di loro è Dmitry Khlebushkin, uno dei sopravvissuti al disastro aereo che avrebbe recuperato la sua valigia prima di uscire dal mezzo della compagnia Aeroflot. I filmati non lasciano spazio a dubbi: alcuni viaggiatori si allontanano con il bagaglio a mano attraverso gli scivoli. E c’è di più: Dmitry si sarebbe lamentato anche per non aver ottenuto il rimborso dell’aereo. Ma ora sono guai: l’uomo è finito sotto accusa per alcune dichiarazioni rilasciato ai media, in cui attaccava il personale di Aeroflot per spietatezza e scarsa professionalità. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RISSA PER PRENDERE TROLLEY
È ancora mistero sulle cause dell’incidente aereo avvenuto in Russia, con l’atterraggio di emergenza all’aeroporto di Sheremetyevo che non è servito a scongiurare la tragedia. Da due giorni specialisti e testimoni si interrogano sulle cause della sciagura aerea e tentano di ricostruire le varie fasi dell’incidente. Nel frattempo è emersa la storia di una hostess-eroina che ha portato in salvo decine di persone. Ma in questa vicenda c’è un aspetto incredibile. Durante l’evacuazione dell’aero in fiamme alcune persone hanno provato a recuperare i propri bagagli o oggetti personali dalle cappelliere sopra ai sedili. Così però hanno rallentato l’uscita di chi era nella parte posteriore, quella che ha preso fuoco e dove si trovava chi poi è rimasto intrappolato. In questa tragedia, dunque, ci sono storie di eroismo e di egoismo, come hanno evidenziato anche più fonti citate dalla stampa federale. (agg. di Silvana Palazzo)
HOSTESS EROINA SU AEREO IN FIAMME
Poteva essere ancora più tragico il bilancio dell’incidente che ha visto andare in fiamme un aereo Aeroflot durante un atterraggio d’emergenza a Mosca se non fosse stato per Tatyana Kasatkina, trentaquattro anni, una delle hostess a bordo del Sukhoi Superjet-100 che ieri ha preso fuoco tentando un atterraggio di emergenza all’aeroporto Sheremetyevo. La donna, come riportato da “Il Messaggero”, è stata decisiva per portare in salvo molti passeggeri, si parla di addirittura 37 persone che senza il suo deciso e decisivo intervento avrebbero perso la vita. Questo il racconto delle sue azioni per sua stessa ammissione:”Tutti gridavano che stavamo andando a fuoco, ma in quel momento le fiamme non erano ancora entrate all’interno della cabina. Con un calcio ho aperto la porta e per non rallentare l’evacuazione ho spinto fuori i passeggeri afferrandoli per il colletto”.
IL CORAGGIO DI TATYANA KASATKINA
Tatyana Kasatkina ha mostrato una dose di coraggio e di sangue freddo non comuni mentre l’aereo della compagnia di bandiera russa Aeroflot prendeva fuoco. Non era assolutamente facile visto che intorno a lei intanto stava dilagando il panico:”È avvenuto tutto così velocemente! Tutti sono saltati dai loro posti e corsi nella parte anteriore dell’aereo mentre ancora ci muovevamo a gran velocità. Ho sentito una prima donna chiamare qualcuno sul suo telefono e dire: siamo in fiamme, stiamo cadendo!”. L’hostess ha dato anche dei dettagli sull’incidente confermando che il fuoco ha avvolto il veivolo solo dopo l’atterraggio:”Non eravamo in fiamme quando eravamo in aria”. A rendere merito alla Kasatkina ma in generale a tutte le sue colleghe è stato un passeggero, Dmitry Khlebnikov: “Ringrazio Dio e le hostess che mi hanno salvato”.
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